Avvocato, da mesi il mio ex non paga il mantenimento di mia figlia.
Cosa posso fare per agire velocemente?
MISSIAGGIA: Esecuzione immediata!
Il genitore che omette di versare il mantenimento per i figli stabilito nella sentenza di separazione o divorzio, o che lo paga solo in parte, può perdere l’affidamento della figlia e essere condannato dal Magistrato per inidoneità.
“Ho vinto processi ed ottenuto l’affidamento esclusivo alla madre proprio per inadempimento del padre che, pur avendone le possibilità, aveva deciso di non pagare, per mero sfregio alla madre di sua figlia.”, spiega l’avv. Maria Luisa Missiaggia
Cfr.
Il soggetto genitore che non paga può anche subire un’azione esecutiva da parte dell’altro genitore che voglia ottenere ciò che gli spetta.
“I genitori devono mantenere i figli sino al raggiungimento della loro indipendenza economica – “e vi dico che questo non è solo una frase fatta” (Avv. Missiaggia), di solito viene stabilito nella sentenza di separazione o di divorzio che il genitore che non vive con i figli debba versare all’altro un contributo di mantenimento. Purtroppo, capita di frequente che il genitore obbligato non versi alcunché oppure che decida arbitrariamente di ridurre il mantenimento.”
“Cosa può fare il genitore che non riceve il mantenimento dall’altro?”
“Se, a seguito di sollecito non si riesce ad ottenere il dovuto bisogna iniziare una procedura esecutiva. Il modo più rapido per recuperare la somma vantata è pignorare il conto in banca o postale che generalmente possiedono tutti. In assenza di conti correnti si può pignorare qualsiasi bene mobile come, ad esempio, una macchina o una moto. Per una somma vantata molto alta potrebbe essere conveniente pignorare un immobile. Ovviamente prima dell’esecuzione vera e propria l’ex coniuge riceverà una serie di notifiche e comunicazioni che annunciano l’azione esecutiva”.
“E per le mensilità future?”
“Si può chiedere che sia il datore di lavoro dell’ex, o qualsiasi altro terzo che gli deve delle somme periodiche, come ad esempio l’ente pensionistico, a versare direttamente il contributo all’altro genitore” – spiega l’Avv. Missiaggia – “questo permette una maggiore tranquillità perché il genitore sa che il terzo è obbligato a versargli quelle somme. Si procede alla notifica della sentenza o di qualsiasi altro titolo da cui deriva il diritto all’assegno, anche un accordo in negoziazione assistita. Il terzo sarà tenuto a trattenere la somma dallo stipendio e a versarla direttamente al genitore che ne ha diritto”.
Cosa rischia il genitore che non paga il contributo per i figli?
“Non pagare il sostentamento per i propri figli è un reato – conclude l’Avv. Missiaggia – e non è sufficiente dichiararsi incapace a pagare, le condizioni economiche del genitore obbligato verranno opportunamente valutate in sede penale. Se le condizioni economiche del genitore obbligato sono realmente peggiorate è comunque necessaria una richiesta di modifica del contributo di mantenimento da depositare presso il Tribunale Civile. Senza la richiesta di modifica il genitore continuerà ad essere obbligato a pagare quanto è stato all’epoca stabilito dal giudice o con accordo”.