Sostituire il mantenimento con l’ospitalità per il figlio

Avvocato, vorrei sostituire il mantenimento con l’ospitalità per mio figlio.  Posso farlo? Cosa mi succede?

La recente ordinanza n. 3329 del 10 febbraio 2025 della Corte di cassazione offre un’importante chiarificazione sull’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni non economicamente autosufficienti. Questa decisione giuridica è particolarmente rilevante sia per le persone obbligate che credono di sostituire la ospitalità con il mantenimento.

Prima di approfondire la sentenza in sé, è necessario comprendere che il contributo di mantenimento è dovuto dal genitore non collocatario, ovvero quello che non vive con il figlio dunque in sostituzione alla convivenza corrisponda un quid.

Se si convive con il figlio, può essere corrisposto il cd mantenimento diretto, ovvero un mantenimento che preveda il vitto, l’alloggio e il pagamento delle utenze della casa senza che vi sia il pagamento di una somma in denaro.

Se siete destinatari di una decisione del Magistrato che ha previsto il mantenimento ed ora vostro figlio ha deciso di venire a vivere con voi, allora dovrete modificare il titolo o in accordo con l’altro genitore o con un ricorso in modifica delle condizioni già determinate.

Nel merito della sentenza

Principi Chiave della Sentenza

  1. Distinzione tra Mantenimento e Alimenti: La Corte sottolinea la differenza tra l’obbligo di mantenimento e la somministrazione degli alimenti. Mentre gli alimenti sono regolati dall’art. 443 del codice civile e si applicano in caso di necessità, il mantenimento comprende un obbligo più ampio che non può essere sostituito semplicemente dall’accoglienza offerta da un genitore.
  2. Obbligo di Mantenimento e Offerta di Accoglienza: La sentenza stabilisce che l’offerta di accogliere il figlio in casa non esonera il genitore dall’obbligo di mantenimento. Tuttavia, tale offerta può essere considerata nella determinazione dell’assegno di mantenimento.
  3. Principio di Proporzionalità: La Corte ribadisce l’importanza del principio di proporzionalità, che richiede una valutazione delle capacità economiche dei genitori e del tenore di vita del figlio durante la convivenza. Questo principio è fondamentale per garantire che il figlio possa mantenere un tenore di vita adeguato.
  4. Modalità di Adempimento: La decisione della Corte di Cassazione chiarisce che il genitore obbligato non può scegliere unilateralmente di adempiere all’obbligo di mantenimento mediante l’accoglimento in casa del figlio. Questa modalità può essere considerata solo se concordata tra le parti o formalizzata dal Tribunale.

Implicazioni per noi Avvocati Matrimonialisti

  • Consapevolezza Giuridica: È fondamentale che il professionista sia a conoscenza di questa sentenza per fornire consulenza precisa ai clienti sulle modalità di adempimento dell’obbligo di mantenimento.
  • Negoziazione e Mediazione: La sentenza sottolinea l’importanza di un accordo tra le parti o di un intervento del Tribunale per modificare le modalità di adempimento dell’obbligo di mantenimento. Gli avvocati possono facilitare questo processo attraverso la negoziazione e la mediazione.
  • Valutazione delle Circostanze Economiche: La valutazione delle condizioni economiche dei genitori e del tenore di vita del figlio è cruciale. Gli avvocati devono essere in grado di raccogliere e presentare adeguatamente queste informazioni per supportare le richieste dei clienti.

In sintesi, l’ordinanza n. 3329/2025 della Corte di cassazione fornisce una guida chiara su come gestire l’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni, sottolineando la necessità di un approccio equilibrato e proporzionato che tenga conto delle diverse capacità contributive dei genitori.

Mi avete chiesto anche la differenza tra diritto di mantenimento e assegni familiari

Le principali differenze tra l’obbligo di mantenimento e la somministrazione degli alimenti possono essere riassunte come segue:

  1. Finalità:
  • Mantenimento: Ha una funzione perequativa e assistenziale, mirando a garantire al beneficiario (ex coniuge o figli) un tenore di vita simile a quello precedente la separazione o divorzio.
  • Alimenti: Sono destinati a coprire le esigenze primarie del beneficiario, garantendo il sostentamento in caso di bisogno o impossibilità di lavorare.
  1. Destinatari:
  • Mantenimento: Principalmente l’ex coniuge e i figli minorenni o maggiorenni non economicamente autosufficienti.
  • Alimenti: Possono essere richiesti da qualsiasi parente in difficoltà economica, inclusi genitori, fratelli, ascendenti.
  1. Importo e Durata:
  • Mantenimento: Generalmente più elevato e può variare in base alle condizioni economiche delle parti; soggetto a revisione o cessazione se le circostanze cambiano34.
  • Alimenti: Limitati alle necessità fondamentali e continuano finché persiste lo stato di bisogno del beneficiario.
  1. Obbligati:
  • Mantenimento: Di norma, il coniuge con reddito più alto.
  • Alimenti: Possono essere obbligati diversi soggetti, inclusi coniuge, figli, genitori, fratelli, in proporzione alle loro capacità economiche.

In sintesi, mentre il mantenimento mira a preservare uno standard di vita, gli alimenti coprono le esigenze primarie in caso di bisogno.

 

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