L’IPERPROTETTIVITÀ DI UN GENITORE PUÒ CONFIGURARE IL REATO DI MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA

A cura dell’Avv. Maria Luisa Missiaggia e dell’Avv. Maria Giulia Fenoaltea

Buongiorno avvocato, sono molto preoccupato dall’atteggiamento iperprotettivo della madre dei miei figli, quali conseguenze potrebbe avere un simile comportamento?

Presumibilmente chi arriva a porsi queste domande teme che l’atteggiamento protettivo dell’altro genitore possa influire sullo sviluppo psicofisico del figlio.

Essere genitori iperprotettivi non implica di per sé un comportamento contrario ai doveri genitoriali, tuttavia, atteggiamenti “esagerati” in tal senso, talvolta conducono a conseguenze gravi sia dal punto di vista civile che penale. Ci riferiamo a genitori ansiosi e soffocanti che credendo di “tutelare” i figli sono pronti ad isolarli dal resto del mondo, e non si rendono conto che le attenzioni eccessive possono anche ritardare lo sviluppo del bambino.

Se in un processo per l’affidamento dei figli un genitore si dimostra “negativamente” iperprotettivo cosa può accadere?

Il giudice del processo di separazione, divorzio, ovvero affidamento dei figli, deve procedere all’individuazione del genitore che riesce ad assicurare il migliore sviluppo della personalità del minore, sulla base di un giudizio sulla capacità di entrambi i genitori di crescere ed educare il figlio. Per tali motivi al genitore colpevole di iperprotettività in associazione a disagi del minore, potrebbe essere precluso l’affidamento del figlio in favore dell’affidamento esclusivo all’altro genitore.

Sul punto ricordiamo il caso di un adolescente affidato in via esclusiva al padre per via del comportamento troppo protettivo della madre che aveva finito per creare problemi al minore. In questa circostanza i giudici di merito stabilivano che “se una madre assume un comportamento eccessivamente apprensivo ed iperprotettivo nei confronti dei propri figli rischia di vederli affidare al padre in caso di separazione”. Nel caso in esame la Suprema Corte aveva ritenuto che l’affidamento dei figli, va determinato in favore del genitore che risulta più idoneo a ridurre i danni derivanti dalla disgregazione del nucleo familiare e ad assicurare il migliore sviluppo possibile della personalità del minore, nel contesto di vita più adeguato a soddisfare le sue esigenze materiali, morali e psicologiche. (Cass. Civ. 559/2003).

Ci potrebbero essere conseguenze anche sul versante penale?

Anche sotto il profilo penale l’iper-attenzione ai figli associata a disturbi comportamentali o psichici del minore potrebbe assumere rilevanza anche sotto il profilo penale. La recentissima sentenza della Cassazione Penale del 20 settembre 2022 n. 34280 ha sancito che, in alcuni casi, quando il genitore è iperprotettivo ed allo stesso tempo infligge sofferenze e umiliazioni continue al figlio tali da influire sul suo sviluppo psicofisico si può configurare anche il reato di maltrattamenti in famiglia. Difatti il reato in questione si configura con il superamento di una soglia minima di offensività, rappresentata dall’inflizione abituale di sofferenze fisiche e psicologiche, in un contesto di stabile condivisione dell’abitazione.

 

In conclusione, per rispondere alla domanda, una condotta eccessivamente opprimente dell’altro genitore nei confronti del figlio andrebbe sempre denunciata se si sospetta un pregiudizio del figlio, poiché il nostro ordinamento prevede dei “rimedi” a tali comportamenti.

 

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