NON HO VERSATO IL MANTENIMENTO, POSSO PERDERE L’AFFIDO CONDIVISO?

A cura dell’Avv. Maria Luisa Missiaggia e dell’Avv. Maria Giulia Fenoaltea

Avvocato buongiorno, non sto versando il contributo al mantenimento di mio figlio, rischio che la mia ex moglie ottenga l’affido esclusivo?

In questo caso, il nostro cliente era stato obbligato dal giudice della separazione a pagare un contributo di mantenimento per il figlio pari ad € 200,00.

L’uomo, pur essendo nel caso di specie, un padre molto premuroso, a causa del Covid aveva interrotto la sua attività lavorativa, e dovendo pagare l’affitto della sua abitazione, non riusciva a corrispondere il mantenimento per il figlio.

Per tale motivo, la ex moglie ha fatto ricorso per chiedere l’affidamento esclusivo del figlio secondo “l’errato” criterio “pago io – decido io”.

A ben vedere, l’affidamento condiviso è l’esercizio della responsabilità genitoriale in caso di cessazione di convivenza dei genitori, e consiste nel fatto che figli vengono affidati ad entrambi i genitori, i quali continueranno ad esercitare la potestà sui figli ed a condividere le scelte educative verso di loro.

Inoltre, nell’ordinamento italiano l’affidamento condiviso è la regola, mentre quello esclusivo è l’eccezione, che viene concesso solo in condizioni di particolare gravità.

Alla luce di tali premesse, è chiaro che, in assenza di altre imputazioni a carico del padre, nostro cliente, il ragionamento della madre è sbagliato: nessun giudice, avrebbe potuto togliere l’affidamento del figlio al padre.

In casi analoghi, infatti, il giudice confermando l’affidamento condiviso poteva ammonire il padre e condannarlo al risarcimento del danno, ovvero a seguito di denuncia penale il padre inadempiente ai doveri familiari poteva essere obbligato al pagamento di una multa.

Tuttavia, nel nostro caso le motivazioni del mancato pagamento del contributo al mantenimento, erano fondate su circostanze documentate e non imputabili al padre. Non solo, il nostro cliente, benché non potesse contribuire economicamente al figlio, si è adoperato per trascorrere molto tempo con lo stesso, e tale circostanza è stata presa in considerazione dal giudice.

LA CASSAZIONE COME HA RISOLTO CASI SIMILI?

Anche la Cassazione con una recentissima ordinanza ha risolto un caso analogo al nostro nei seguenti termini. I giudici della Suprema Corte, hanno stabilito che, l’inadempimento dell’obbligo di mantenimento dei figli anche se imputabile al genitore, non è elemento di per sé decisivo nel far propendere il giudice per l’affidamento esclusivo in favore dell’altro genitore, richiedendosi che tale elemento risulti contestualizzato e iscritto in una più complessiva valutazione dell’atteggiamento del genitore interessato, sì da integrare una manifesta carenza di attitudini genitoriali. (Cass. civ., ordinanza 17 maggio 2022, n. 15815)

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In conclusione, nel procedimento del nostro cliente, il giudice ha rigettato la richiesta della ex moglie di affidamento esclusivo, condannandola anche al pagamento delle spese. Il padre, infatti, si è dimostrato molto collaborativo nei confronti del figlio pur non avendo le risorse economiche per contribuire alle sue spese.

 

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