A cura dell’Avv. Maria Luisa Missiaggia e dell’Avv. Maria Grazia Bomenuto
“Il mio ex non versa il mantenimento da mesi, che posso fare?”
L’Avv. Maria Luisa Missiaggia, titolare dello Studio Legale Studiodonne risponde.
Non posso nascondere che questa è una domanda molto frequente da parte dei miei clienti … anzi delle clienti.
Primo suggerimento: fare in fretta! Non attendere troppo.
Gli strumenti a disposizione ed a tutela di chi ha diritto al mantenimento sono diversi e tutti piuttosto efficaci.
Quando l’ex comincia a negarsi e le telefonate sembrano non sortire più alcun effetto, può esser opportuno mettere le cose in chiaro mediante una sollecitazione in forma scritta (raccomandata con ricevuta di ritorno) in cui si indica un termine entro il quale adempiere e con lo specifico avviso che, in mancanza, si procederà giudizialmente.
Fatto questo, se l’ex fa ancora orecchie da mercante, allora si potrà passare “all’azione”.
Agire mediante l’esecuzione forzata, con la notifica dell’atto di precetto ed il successivo pignoramento dello stipendio o del conto corrente bancario o di altri beni, anche immobili, di sua proprietà.
L’azione esecutiva può essere avviata quando la misura dell’assegno è stabilita in un provvedimento del giudice o in un accordo di separazione, divorzio o modifica delle condizioni di separazione e divorzio in negoziazione assistita.
In mancanza di un titolo esecutivo è inefficace l’esecuzione forzata.
S l’ex è un dipendente o funzionario di un Pubblico Ufficio, comunque ha contratto a tempo indeterminato con busta paga, la legge consente di ottenere il versamento diretto del contributo mensile dal datore di lavoro dell’ex.
La procedura è regolata dall’art. 156 c.c. attivabile sia per l’assegno stabilito nella separazione, nel divorzio o nelle modifiche della separazione e del divorzio, sia per l’assegno relativo al mantenimento dei figli nati da persone non sposate previsto da un provvedimento giudiziale.
La domanda va fatta al giudice del procedimento pendente o comunque competente, il quale, sentite le parti interessate, disporrà con provvedimento che il contributo mensile venga erogato direttamente dal datore di lavoro.
Di seguito viene riportato