MATRIMONIO ALL’ESTERO E TRASCRIZIONE IN ITALIA, COME PROCEDERE?

A cura dell’Avv. Maria Luisa Missiaggia e dell’Avv. Maria Giulia Fenoaltea

Avvocato, desidero sposarmi nei Caraibi, posso trascrivere successivamente l’atto di matrimonio in Italia?

Buongiorno signora, la sua domanda non è affatto scontata, molte coppie scelgono di formalizzare la propria unione fuori dal Paese di residenza e la maggior parte delle volte le mete sono esotiche, come nel suo caso.

Ma nella pratica, è necessario reperire tutta la documentazione necessaria per sposarsi all’estero.

Solitamente l’ufficio di Stato Civile, anche dei Paesi esteri richiede ai nubendi la seguente documentazione:

  1. Estratto dell’atto di nascita
  2. Copia del passaporto in corso di validità
  3. Certificato di residenza
  4. Certificato di Stato civile
  5. Dichiarazione per richiesta di comunione o separazione dei beni
  6. Se siete già divorziati, occorre anche la sentenza di divorzio autenticata
  7. Nulla osta o certificato di capacità matrimoniale

Per quanto attiene al nulla osta o il certificato di capacità matrimoniale solitamente è richiesto per cittadini stranieri che si vogliono sposare in Italia, in ogni caso è un modulo che viene fornito direttamente dall’autorità consolare/diplomatica.

Tanto premesso, per rispondere alla sua domanda, inizio dicendole che il matrimonio contratto all’estero equivale al matrimonio civile celebrato in Italia. Chiaramente l’atto matrimoniale dovrà rispettare i presupposti richiesti dal nostro codice civile, quali ad esempio lo “stato libero”.

Quindi il suo matrimonio sarà valido a prescindere dalla trascrizione dello stesso nei registri di stato civile italiano.

La trascrizione, a cosa serve? Essa, riveste solo natura certificativa e pubblicitaria ma non costitutiva. Difatti, la prova del matrimonio contratto all’estero da un cittadino italiano è costituita dall’atto di celebrazione estratto dai registri dello Stato civile dello Stato straniero.

Inoltre, il cittadino italiano che contrae matrimonio all’estero non deve procedere alle pubblicazioni matrimoniali, a meno che la celebrazione avvenga dinanzi all’autorità consolare ed a quel punto, la pubblicazione dovrà esser fatta presso l’ufficio consolare in cui la celebrazione deve avvenire.

Se un domani volesse rendere pubblico il suo matrimonio anche in Italia, dovrà procedere alla trascrizione.

Ma quale è la procedura da seguire per trascrivere il matrimonio in Italia? L’atto di matrimonio celebrato all’estero deve innanzitutto essere tradotto e legalizzato:

1) la legalizzazione si fa per il tramite dell’Autorità Consolare Italiana all’estero.

2) la traduzione in lingua italiana deve essere conforme al testo in lingua straniera e viene fatta dall’Autorità Consolare Italiano all’estero o da un traduttore con firma legalizzata sempre dal Consolato o per Apostille.

Una volta acquisita la legalizzazione e la traduzione dell’atto di matrimonio, questo deve essere inviato all’ufficiale di stato civile del Comune di residenza di almeno uno dei coniugi.

Per chi avesse maggiore urgenza di vedere l’atto di matrimonio trascritto è possibile richiedere la trascrizione del matrimonio in Italia anche dal Paese estero.

In tal caso dovrà fare istanza all’ufficio dello Stato Civile estero al fine di inviare l’originale dell’atto di matrimonio (sempre già tradotto e legalizzato) alla Rappresentanza diplomatico o consolare italiana, che ne curerà la trasmissione in Italia ai fini della trascrizione nei registri di stato civile del Comune competente.

Seguendo l’iter indicato non dovrebbero sorgere problemi, poiché l’unico motivo che ostacola la trascrizione è la contrarietà all’ordine pubblico italiano.

Auguri!

 

 

 

 

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