MATRIMONIO NON CONSUMATO: QUALI CONSEGUENZE?

A cura dell’Avv. Maria Luisa Missiaggia e dell’Avv. Maria Giulia Fenoaltea

Avvocato buongiorno, sono sposata da un anno ed il mio matrimonio non è mai stato consumato, anche per causa mia, a cosa vado incontro?

Tutti sappiamo che il matrimonio non consumato è quella determinata situazione in cui i due coniugi non hanno tra loro rapporti sessuali.

La sessualità è espressione della persona, e va ricompresa tra le posizioni soggettive tutelate dalla Costituzione quale diritto inviolabile dell’uomo.

Questa particolare condizione, alla presenza di determinati presupposti, consente di procedere al divorzio “immediato” ossia senza passare per la separazione. Entrambi i coniugi sono quindi legittimati a denunciare al giudice l’assenza totale di rapporti sessuali, specificandone le cause, fra le quali potrebbero rientrare sia il semplice rifiuto di uno dei coniugi, o di entrambi di avere dei rapporti sessuali, sia un impedimento fisico, una malattia o una disfunzione.

Tuttavia, riuscire a dimostrare l’assenza di rapporti non è mai così’ semplice in assenza di idonea certificazione medica e con con l’unico ausilio delle testimonianze di terzi.

Il giudice può dichiarare lo scioglimento del matrimonio civile, ovvero la cessazione degli effetti civili del matrimonio; tuttavia, l’unione per la Chiesa Cattolica è ancora valida, sino all’annullamento del sacramento mediante il Tribunale della Sacra Rota.

Ma procedendo al divorzio “immediato” per matrimonio non consumato ho diritto all’assegno divorzile?

Si, l’assenza di rapporti non incide sul diritto all’assegno divorzile. Così è stato stabilito da una recentissima pronuncia della Cassazione secondo cui la mancata consumazione del matrimonio non influisce sul riconoscimento dell’assegno divorzile in favore dell’ex coniuge, poiché trattasi di una misura assistenziale finalizzata non a garantire il medesimo tenore di vita goduto durante il matrimonio, bensì il riconoscimento di un adeguato livello reddituale tra le parti in virtù del ruolo e del contributo fornito dal coniuge più debole alla conduzione della vita familiare ed al patrimonio comune e personale (cfr. Cass. ord. n. 21818/2021 del 29.07.2021).

Ma quindi quali sono le conseguenze della mancata consumazione del matrimonio?

Una delle principali conseguenze della mancata consumazione del matrimonio è il diritto al risarcimento del danno. È chiaro che il risarcimento sarà dovuto unicamente nel caso di omessa informazione prima del matrimonio da parte di un coniuge all’altro delle proprie disfunzioni sessuali. In tal caso si realizza una lesione del diritto fondamentale dell’altro coniuge a realizzarsi nella famiglia, nella società e come genitore.

Ma posso chiedere anche l’addebito?

L’assenza di legami tra i coniugi così come l’astensione dai rapporti sessuali, in mancanza di impedimenti diversi (Cass. n. 8773/2012 e n. 17056/2007) può costituire causa di addebito, unicamente nel caso di sussistenza di una “colpa” da parte di uno dei coniugi. Sul punto va però precisato che, il presupposto ai fini dell’ottenimento dell’addebito, è che vi sia un nesso causale, tra il rifiuto dei rapporti sessuali e il fallimento della vita coniugale.

 

CLICCA QUI PER UNA CONSULENZA 
su questo ed altri argomenti.

Chiama Ora