NUOVA RELAZIONE E CRISI DEI FIGLI

A cura dell’Avv. Maria Luisa Missiaggia e dell’Avv. Maria Giulia Fenoaltea

Cosa succede se, essendo separata, ho una nuova relazione che crea turbamento ai miei figli?

Sempre più spesso le famiglie, dopo la separazione formano nuovi nuclei familiari.

Occorre in questi casi soffermarsi sulle esigenze dei figli e sulle relative modalità di introduzione di un nuovo partner all’interno della famiglia, per non turbare la stabilità dei bambini.

Sotto il profilo giuridico, ai sensi del principio di bigenitorialità i figli hanno il diritto di mantenere rapporti significativi con entrambi i genitori, partecipando alla vita di entrambi. Tuttavia, ciò non significa che i genitori separati debbano coinvolgere eccessivamente il nuovo compagno nei rapporti con la prole, poiché questo ultimi potrebbero essere turbati dal nuovo equilibrio familiare.

 

IL CASO

NUOVA RELAZIONE E CRISI DEI FIGLI

Un uomo separato da alcuni anni, si rivolgeva al nostro studio per ottenere il collocamento prevalente dei suoi due figli presso la sua abitazione. Difatti, i due minori erano collocati presso la madre, la quale avendo intrapreso una nuova relazione aveva introdotto il suo nuovo partner nella quotidianità dei suoi figli.

I due bambini esprimevano al padre i propri disagi nell’accettare il nuovo compagno della madre dentro casa, ma soprattutto entrambi manifestavano delle vere e proprie regressioni.

La madre, infatti aveva eccessivamente e prematuramente coinvolto nella vita dei minori il suo nuovo compagno, in contrasto con la loro esigenza di elaborare il cambiamento nei tempi dovuti.

COME SI ORIENTA LA GIURISPRUDENZA?

NUOVA RELAZIONE E CRISI DEI FIGLI

In casi analoghi al nostro, i giudici hanno confermato che, quando la presenza del nuovo partner di uno dei genitori influisce negativamente sul benessere psicofisico dei figli, è possibile chiedere il collocamento prevalente presso l’altro genitore.

Difatti, la suprema Corte, già con la sentenza n. 11848 del 2017, stabiliva che “in caso di affidamento congiunto i figli possono essere collocati presso il padre se manifestano turbamento per la tendenza della madre a coinvolgere eccessivamente il nuovo compagno nella loro vita”.

CONCLUSIONI

Nel nostro caso il giudice, in modifica delle condizioni di separazione ha accolto la richiesta di collocamento presso il padre, nostro cliente, dopo che abbiamo dimostrato l’evidente disagio psicofisico dei due bambini minori.

Va però specificato che, nel caso che ci occupava, l’abitazione del padre era nello stesso quartiere di quello della madre, pertanto, i due bambini non hanno subito cambiamenti di nessun tipo: anche il tempo di percorrenza per arrivare alla scuola era il medesimo.

Pertanto è chiaro che, qualora il trasferimento presso un’altra abitazione, alteri eccessivamente le abitudini radicare dei minori in quella zona, sarà necessario un maggiore bilanciamento di interessi.

 

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