La violenza sulle donne non si ferma

Mentre il Paese è fermo per l’emergenza coronavirus, la violenza sulle donne non si ferma. Eppure, la violenza sulle donne non è più un’emergenza bensì un problema strutturale che l’Italia ancora fatica ad affrontare.

Neanche le nuove norme entrate in vigore a seguito dell’approvazione del c.d. codice rosso, sono riuscite ad arrestare il gravissimo fenomeno della violenza sulle donne.

Tra le varie notizie relative all’emergenza sanitaria che stiamo affrontando, non ci sono sfuggiti i due casi di femminicidio che si sono registrati in questa settimana. Ancora due donne uccise dai loro compagni.

A Lomazzo, provincia di Como, un uomo ha ucciso la compagna di 48 anni per poi nascondere il cadavere nei boschi. Si tratta del sessantesimo caso di femminicidio in Italia dall’inizio dell’anno al quale si aggiunge l’omicidio suicidio di oggi in Provincia di Torino. Un uomo, a Beinasco, ha ucciso la moglie ed il figlio di 29 anni a colpi di pistola per poi togliersi la vita dopo aver allertato le Forze dell’Ordine.

Nonostante il nuovo codice rosso abbia attivato procedure più rapide per quanto riguarda l’ascolto delle donne vittime di violenze, fatto di cui abbiamo avuto conferma anche nella nostra esperienza professionale, non possiamo dimenticare la difficoltà a far emergere un fenomeno che, nella maggioranza dei casi, si sviluppa tra le mura domestiche.

Da ciò deriva la difficoltà delle donne di uscire da questa “trappola” per farsi poi tutelare e sostenere dalle Forze dell’Ordine e dalle realtà come la nostra che quotidianamente sono occupate nel contrasto di questo fenomeno.

Sul sito della Onlus StudioDonne, ci occupiamo costantemente del tema della violenza sostenendo ed aiutando le donne che la subiscono (https://studiodonneonlus.com/libere-dalla-violenza-possiamo-riconoscere-i-segnali-dellabusoecco-come-si-fa/)nell’individuare, fin dal principio, i comportamenti maltrattanti.

Ribadiamo il messaggio più volte lanciato a tutte le donne dall’Avv. Maria Luisa Missiaggia: riconoscere la violenza è il primo passo per difendersi.

La Onlus StudioDonne da sempre affronta il problema della violenza in maniera integrata, lanciando uno sguardo ed una riflessione anche sulla necessità di aiutare gli uomini ad uscire dalla spirale della violenza.

“La violenza per gli uomini è una malattia”: (https://www.dire.it/04-07-2019/350232-avvocato-missiaggia-la-violenza-sulle-donne-e-una-malattia/) questa non vuole essere una affermazione scioccante e non vogliamo neanche che venga fraintesa. Riteniamo, però,  necessario rafforzare ed attivare percorsi per il recupero degli uomini maltrattanti. I Cam sono ancora troppo pochi e non dispongono delle risorse sufficienti per garantire una vera azione di contrasto al fenomeno. Per questo la Onlus StudioDonne è in campo con progetti, in collaborazione con figure specializzate, dedicati alla cura dell’uomo violento (https://studiodonneonlus.com/femminicidio-attivata-la-prima-chat-anonima-per-denunciare-gli-uomini-violenti/). Curare gli uomini , per noi, vuol dire aiutare le donne.

In questi giorni di permanenza forzata in casa, la nostra attività è anche rivolta al sostegno delle donne che subiscono violenza e maltrattamenti e sono costrette a rimanere in casa con i loro “aguzzini”.

Per molte donne #stareacasa non è un invito rassicurante. Nonostante tutto, non fatevi fermare, il numero  antiviolenza nazionale 1522 è attivo e le operatrici specializzate sono pronte a sostenervi.

 

Avv. Maria Luisa Missiaggia in collaborazione con Avv. Lucrezia Colmayer

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